Direzione scientifica:
Achille Bonito Oliva
Curatore generale:
Giusy Caroppo
Curatore esecutivo:
Rossella Meucci Reale
Progetto allestimento:
Daniela Ferragni
per ARCOTECH Srl, Roma
Layout allestimento e logistica: ROMANO EXHIBIT, Bari
INTRAMOENIA/EXTRA ART - Castelli di Puglia è un evento promosso da
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Ministero dello Sviluppo Economico,
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo - Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo
in collaborazione - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia –
Comune di Barletta
Si ringrazia/Thanks to
Università degli studi di Bari
BANCA Monte dei Paschi di Siena
FAI – Fondo per l’ambiente italiano
IDEAZIONE E PRODUZIONE
Associazione Culturale ECLETTICA CULTURA DELL’ARTE
art director Giusy Caroppo
Via del mare 11 - 70051 Barletta
Tel. 0883 531953
info@ecletticaweb.it
UFFICIO STAMPA e IMMAGINE
MANUAL-
Paola Marino e Pino Pipoli
Tel. 339 3449512
paola.manual@gmail.com
IL CASTELLO DI BARLETTA - dal 16 maggio al 20 settembre 2009
Il castello di Barletta fu costruito, molto probabilmente, nel periodo normanno e appare per la prima volta in un documento del 1202. L'intervento di Federico II di Svevia è testimoniato dal corpo di fabbrica posto sul lato sud–est con due finestre che recano scolpite, nelle lunette, l'aquila imperiale, che stringe tra gli artigli una lepre, motivo ricorrente nel repertorio iconografico svevo. Questo castello venne danneggiato nel 1203 dagli stessi cittadini che l'assediarono per scacciarne un castellano filo-papale. Nel 1228 l'imperatore vi tenne la famosa Dieta in vista della partenza per la crociata.
Ampie testimonianze si hanno, invece, dell'intervento angioino: i lavori, decisi da Carlo I nel 1269, si protrassero per diversi anni, fino al 1291, e videro l'intervento dell'architetto regio Pierre d'Angicourt. In questa occasione si ristrutturarono il corpo di rappresentanza regia e il palazzo, si costruì la cappella e si rafforzò militarmente il complesso, costruendo una cinta muraria con una torre rotonda posta ad angolo.
Gli Aragonesi intervennero tra il 1458 e il 1481, rafforzando la cinta muraria e, successivamente, per ordine di Carlo V, il castello assunse la configurazione a impianto simmetrico, con quattro bastioni angolari a lancia e aperture di fuoco disposte radialmente e lungo le cortine, adeguandosi ai canoni di fortificazione dell'epoca. Il progetto è attribuito all'ingegnere militare Evangelista Menga.
Venne rinforzata la zona verso la città, più esposta a possibili attacchi, si intervenne sul lato di levante, sullo spigolo sud-est e sulle cortine murarie. A questa fase dei lavori fa riferimento la lapide posta sull'ingresso del castello, sormontata dallo scudo di Carlo V e recante la data 1537, interpretata erroneamente come la data di completamento dell'edificio, che tale non può considerarsi, valutando i tempi di costruzione che la mole del castello richiedeva. Tra il 1552 e il 1559 i lavori riguardarono essenzialmente le opere di difesa.
Altri interventi si sono susseguiti nel corso dei secoli fino ai recenti lavori di restauro dei sotterranei nell’ambito del PIS “Normanno – Svevo – Angioino”, finanziato dalla Regione Puglia, e diretti dall’architetto Stefano Serpenti: il risultato di questi lavori offre la possibilità di rilanciare il castello sia come luogo di visita che come centro di produzione culturale.
Settore Beni e Servizi Culturali